Il ricordo di un amore - al tempo del Covid19

La Compagnia dei Sogni di ACIPeA: 

Laura Avella, 
Carmelo Cundari, 
Maria Clotilde Cundari, Maria Antonietta De Rubertis, 
Paola De Simone, Carmelina Di Paolo, Francesca Falco, 
Lucia Gaeta, 
Vincenzo Galluzzi, Patrizia Girardi, 
Gerardo Landi, 
Claudia Lo Blundo, Renato Marchese, 
Raffaele Marino, 
Rosetta Metallo, 
Marina Villani.

“Tu mi hai rapito il cuore al primo sguardo”.(Cantico dei Cantici)

A chi non è capitato almeno una volta nella vita di incrociare uno sguardo magnetico e di rimanerci imbrigliato: il classico “colpo di fulmine”, quello che fa perdere l’orientamento. Gli occhi vanno oltre le parole, oltre le apparenze, alcune volte riescono a farci fare viaggi incredibili quando, di fronte ai nostri, incrociamo quelli di chi ci rapisce il cuore e in attimo ci fa arrivare in fondo alla sua anima. Nascono così le storie d’amore più belle: questo succede ai protagonisti del nostro racconto. Una bellissima storia che purtroppo durerà soltanto il tempo del servizio di leva; lui trascorrerà questo periodo nella caserma a pochi chilometri dalla residenza di lei. Le loro strade si divideranno e ognuno vivrà la propria storia. Due vite parallele fatte di avventure, viaggi, amori, matrimoni, figli e imprevisti che si snodano tra le pagine dei loro anni, in modo intrigante, coinvolgente catturando ogni sfumatura delle loro realtà. Vivranno nel ricordo di quell’amore interrotto ai suoi albori, fatto di mille promesse, tante speranze e sogni infranti. Passano gli anni, tanti. Un bel giorno, inaspettatamente, il cerchio della vita  ricongiungerà il loro destino, dando una svolta inattesa alla loro esistenza e non solo, perché: “Quando ne ha voglia, il passato torna a trovarti sfondando la porta…”

Prologo 

La storia si ripete, inesorabilmente e ciclicamente ripropone all’umanità sfide che, nelle più svariate forme, hanno in comune paura, morte, lotta, vita e speranza. Nel trecento, il Boccaccio riferisce di una grande e pericolosa epidemia che costrinse un gruppo di giovani, maschi e femmine, a rifugiarsi in campagna, lontano dalla città e quindi dal pericoloso contagio. Dopo i primi giorni di adeguamento al nuovo paesaggio, per loro sconosciuto essendo persone di città, i giovani sentirono l’esigenza di cercare il modo, meno pericoloso, di passare il tempo in isolamento, senza annoiarsi. Decisero insieme, dopo una breve discussione, di raccontarsi delle storie. Ogni giorno, uno di loro doveva raccontare, nel modo a lui più congeniale, una novella, in modo da rallegrare e tenere occupata tutta la compagnia. Siamo oggi nel 2020 e a segregarci nelle nostre abitazioni per una lunga quarantena è nuovamente un’epidemia, dovuta ad un virus del tutto inaspettato per la nostra civiltà: il Covid-19. Diverse decine di migliaia sono le persone decimate dalla polmonite in Italia e oltre tre milioni nel mondo, dovuti all’insufficienza respiratoria conseguenza dell’attacco di questo misterioso nemico. Essere confinati in casa è una sofferenza inaudita per tutte le persone, come noi, che erano abituate a vivere in un mondo senza limitazioni nei loro spostamenti; la globalizzazione era la realtà della nostra forma di vita. Noi dell’ACIPeA, abbiamo iniziato ad usare la video conferenza per poterci vedere nuovamente e insieme rimanere uniti confortandoci nel trascorrere le nostre lunghe giornate in casa, passare il tempo serenamente. Fra una chiacchiera e l’altra, è nata la voglia di raccontare, ascoltare e condividere le nostre ansie e le nostre paure. Così dal semplice spunto di un ricordo di Carmelina Di Paolo e l’idea comune di volergli dare un seguito, nasce il nostro romanzo: “Il ricordo di un amore”. Ognuno, fra i mille ricordi di un vissuto reale e un pizzico di fantasia, prosegue legandosi all’elaborato dell’amico precedente, apportando il suo contributo ad una storia che nemmeno sappiamo dove ci porterà. 

Vincenzo Galluzzi