Il ricordo di un amore - al tempo del Covid19
“Tu mi hai rapito il cuore al primo sguardo”.(Cantico dei Cantici)
Prologo
La storia si ripete, inesorabilmente e ciclicamente ripropone all’umanità sfide che, nelle più svariate forme, hanno in comune paura, morte, lotta, vita e speranza. Nel trecento, il Boccaccio riferisce di una grande e pericolosa epidemia che costrinse un gruppo di giovani, maschi e femmine, a rifugiarsi in campagna, lontano dalla città e quindi dal pericoloso contagio. Dopo i primi giorni di adeguamento al nuovo paesaggio, per loro sconosciuto essendo persone di città, i giovani sentirono l’esigenza di cercare il modo, meno pericoloso, di passare il tempo in isolamento, senza annoiarsi. Decisero insieme, dopo una breve discussione, di raccontarsi delle storie. Ogni giorno, uno di loro doveva raccontare, nel modo a lui più congeniale, una novella, in modo da rallegrare e tenere occupata tutta la compagnia. Siamo oggi nel 2020 e a segregarci nelle nostre abitazioni per una lunga quarantena è nuovamente un’epidemia, dovuta ad un virus del tutto inaspettato per la nostra civiltà: il Covid-19. Diverse decine di migliaia sono le persone decimate dalla polmonite in Italia e oltre tre milioni nel mondo, dovuti all’insufficienza respiratoria conseguenza dell’attacco di questo misterioso nemico. Essere confinati in casa è una sofferenza inaudita per tutte le persone, come noi, che erano abituate a vivere in un mondo senza limitazioni nei loro spostamenti; la globalizzazione era la realtà della nostra forma di vita. Noi dell’ACIPeA, abbiamo iniziato ad usare la video conferenza per poterci vedere nuovamente e insieme rimanere uniti confortandoci nel trascorrere le nostre lunghe giornate in casa, passare il tempo serenamente. Fra una chiacchiera e l’altra, è nata la voglia di raccontare, ascoltare e condividere le nostre ansie e le nostre paure. Così dal semplice spunto di un ricordo di Carmelina Di Paolo e l’idea comune di volergli dare un seguito, nasce il nostro romanzo: “Il ricordo di un amore”. Ognuno, fra i mille ricordi di un vissuto reale e un pizzico di fantasia, prosegue legandosi all’elaborato dell’amico precedente, apportando il suo contributo ad una storia che nemmeno sappiamo dove ci porterà.
Vincenzo Galluzzi